TEATRO DA KAMERA 2019

Salvo chi parla
Il nome è la prima cosa che ci identifica, quando veniamo al mondo. Ciò che non ha un nome, semplicemente, non esiste. Le parole, invece, costruiscono ponti, permettono di ricordare, plasmano la realtà. Abracadabra: creo ciò che dico. È questa la magia delle parole. E se non dico nulla? Il mio mondo, la mia storia, la mia identità non si faranno spazio nella ridda di racconti a bassa voce che ci pizzicano i timpani come un ronzio.
Allora prendi parola, grida, racconta, denuncia, perché è salvo solo chi parla. Tutto ciò che siamo è una storia, sta a noi trovare le parole.
In 5 serate, sul palco dell’Agricantus, il bisogno di esistere si trasformerà in voce, risate, immagini, colori e vibrazioni. Si trasformerà in puro spettacolo.
Una brillante Stefania Paternò aprirà la rassegna interrogandosi sul pericoloso gioco di seduzione che l’ha tenuta a lungo legata ad un uomo che conosce solo la parola “io”. Sarà importante, per lei, imparare una parola forte, spesso fraintesa: “no”. Amami senza trucco, con testo e regia di Andrea Muzzi,è molto più di una richiesta, è la scelta che cambierà la sua vita.
D’altra parte, raccontare non è altro che dare una prospettiva. Risulta indispensabile, allora, riscrivere il mito, tornare indietro e dar voce a chi non è altro che una maschera in una vicenda tramandata fino a divenire leggenda. Viste dalla prospettiva della regista Lucia Incarbona, Proserpina, la Baronessa di Carini, la Vecchia dell’Aceto ed Ersilia pretendono d’essere narratrici della propria storia, dicendo a chi le ascolta Voglio che tu lo sappia.
Cosa resta di un’artista quando persino la sua lapide non riporta il suo nome? Quando l’unico “Claudel” ad essere ricordato è il poeta, suo fratello? Cosa resta dell’arte quando dalle mani si strappa l’argilla e la bellezza viene celata dalle mura di un manicomio? Resta 1943 – n°392. Vita, morte e miracoli di Camille Claudel, l’intenso monologo di Domenico Bravo, interpretato magistralmente da Viviana Lombardo.
Rompere il silenzio significa abbattere il muro che ci separa dagli altri, ma anche da noi stessi. Quel muro che protegge tanto quanto soffoca. Un racconto per ogni attore, che strappa la penna al destino per divenire l’aedo della propria storia, poco importa quanto sia vera. Ad essere messe in scena, con testi e regia di Gaia Vitanza sono le Radici che scavano a fondo, che portano indietro, che ci tengono in piedi nonostante tutto.
Il Verbo, ciò da cui ogni cosa proviene, è il più grande simbolo di potere divino, ma l’interpretazione della parola è il più grande potere dell’uomo. Da sempre detenuto da una Chiesa declinata al maschile… Almeno fino ad ora. L’elezione di Papa Elisabetta I scuote, tra tirate sarcastiche, cambi di personaggio e gustosi pettegolezzi, le fondamenta stessa del potere ecclesiastico. In Sic Transit Gloria Mundi. E se il prossimo papa fosse donna? Chiara Mascalzoni, attrice dai molti volti, porta in scena con bravura e sagacia una storia d’oppressione scritta e diretta da Alberto Rizzi.

Martedì 15 gennaio 2019, ore 21.30
AMAMI SENZA TRUCCO
Scritto e diretto da ANDREA MUZZI
Interpretato da STEFANIA PATERNÒ

Una donna si sta preparando per andare ad un appuntamento. Lo fa di malavoglia, deve incontrare il suo ex dal quale è stata lasciata bruscamente e senza un valido motivo. È un incontro che la preoccupa, in cuor suo sa che è una storia sbagliata, ma sembra rassegnata a ricascarci. Sa già come andrà a finire, quando se lo vedrà davanti, gli darà una nuova chance come è successo in passato anche con altri uomini. Perché non riesce a dire di no? Paura di rimanere sola? I cambiamenti nella vita passano molto spesso da dei NO. Sono dei paletti che, oltre a proteggerti, ti aiutano a crescere e spingono lo sguardo verso nuovi orizzonti.

Martedì 22 gennaio 2019, ore 21.30
VOGLIO CHE TU LO SAPPIA
Scritto e diretto da LUCIA INCARBONA
Interpretato da ARIANNA SCUTERI, SOFIA CIOFALO, ORNELLA MORMILE E VINCENZA GRAZIA RENDA
Musiche originali FRANÇOIS AGNELLO
ASSOCIAZIONE CULTURALE L’INCANTO DI IRIS

Quattro donne, Proserpina, la Baronessa di Carini, la Vecchia dell’aceto ed Ersilia, personaggi del mito, della storia e della letteratura siciliana, ritornano misteriosamente sulla terra per raccontare alcuni momenti del loro triste e drammatico destino di violenza e solitudine. Proserpina, rapita e presa in moglie da Ade, Dio degli inferi. La Baronessa di Carini, Laura Lanza, vittima del primo femminicidio della storia. La Vecchia dell’aceto, Giovanna Bonanno, impiccata come fattucchiera ai Quattro Canti alla fine del ‘700. Ersilia, personaggio di Pirandello in “Vestire gli ignudi”, voce della dolorosa tragedia dell’amare.

Martedì 29 gennaio 2019, ore 21.30
1943 – n°392. VITA, MORTE E MIRACOLI DI CAMILLE CLAUDEL
Scritto e diretto da DOMENICO BRAVO
Interpretato da VIVIANA LOMBARDO
Musiche di DOMENICO BRAVO
Sculture di ROSARIA RANDAZZO
La canzone “Ici c’est Paris” cantata da DANILA LAGUARDIA
ASSOCIAZIONE SPAZIOSCENA

Camille Claudel (1864-1943) per i contemporanei era il monstrum, una rivolta della natura, una natura che attirava con la sua grazia e respingeva con la sua ritrosia. Artista piena di ardore ed entusiasmo, scultrice apprezzata, avrebbe avuto a disposizione tutte le capacità per realizzarsi. La sua follia risiedeva nello stile di vita anticonformista e controcorrente che soprattutto la madre respinse, così come non comprese la sua genialità. Sfibrata, venne rinchiusa in manicomio. Vi passerà gli ultimi trenta anni, con le mani sempre in movimento nel vuoto. La sua tomba recava le cifre 1943 – n° 392, lei non esisteva più. È un destino che ha gli ingredienti della passione e della tragedia, quello di Camille Claudel.

Martedì 5 febbraio 2019, ore 21.30
RADICI
Scritto e diretto da GAIA VITANZA
Interpretato da ARIELE DUCA, DAMIANO DUCA, ANNA FILIZZOLA, GIULIA LO CASCIO, FRANCESCA LUPO, FRANCESCA MIRIANA, ALEX PATERA, ALESSANDRA VIZZINI.
Ideazione COMPAGNIA SENZA CON-FINE
ASSOCIAZIONE CULTURALE SENZA CON-FINE

Un percorso fitto di trame, un variegato mosaico di immagini, di poesia, di rumori improvvisi e di silenzi ingombranti che raccontano, da prospettive tanto personali quanto universali, le note più intime dell’essere umano che ci connettono gli uni agli altri. Gli attori diventano protagonisti del proprio messaggio, persino quando non sanno più come comunicare. Attraverso le loro storie, lo spettatore verrà condotto nella tana del Bianconiglio, dove giacciono infanzie rubate, egoismi disumani, insicurezze capaci di paralizzarci, dolci nostalgie, risate amare e speranze irrinunciabili. Una catabasi necessaria per conoscere le proprie radici, ritrovarsi e, finalmente, rinascere.

Martedì 12 febbraio 2019, ore 21.30
SIC TRANSIT GLORIA MUNDI. E SE IL PROSSIMO PAPA FOSSE DONNA?Scritto e diretto da ALBERTO RIZZI
Interpretato da CHIARA MASCALZONI
Luci e fonica MANUEL GARZETTA
Organizzazione BARBARA BALDO
IPPOGRIFO PRODUZIONI

E se il prossimo papa fosse donna? Un monologo divertente, intelligente e fantasioso, che attraverso l’inventatissima vicenda di Papa Elisabetta I, la prima donna a salire sul soglio di Pietro, affronta il verissimo tema del maschilismo del mondo occidentale. Attraverso una insolita prospettiva, ovvero la storia della Chiesa cattolica, si rilegge il ruolo e la funzione della donna in tutta la storia occidentale. Si ride molto e si pensa altrettanto, soprattutto alla violenza, all’esclusione e alla discriminazione a cui la donna è stata sottoposta fin dai tempi di Eva. Una metafora, una risata, una poetica fantasia a volte ci raccontano la realtà.

PREZZO:
INTERO 10 EURO + 1 EURO DIR PREVENDITA
RIDOTTO DUO (a coppia) 15 EURO (solo al botteghino)

RIDOTTO CARTE SCONTO 8 EURO
ABBONAMENTO A 5 SPETTACOLI 30 EURO (solo al botteghino)

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